He keeps on winning,
sin parar. This seems to be the main road taken by the argentinean coach
Facundo Ruscica. It was an hard task: after conquering everything in Argentina (and with a memorable series of "no lost matches" still running) the former Pinocho and his new club
Napoli Vesevo were not expected to come out as league winners, due to the presence of "big guns" like
Torrino Sporting Club or
Sport Five Putignano. What's happened is under all eyes (with the unique disappointing experience in the A2 Cup Final 8) and after "risking" to put out the Sito Rivera's Napoli c/5 in the play off series, Ruscica is now ready to lead Napoli Vesevo in their first historical season in the italian first division. Below have a look at an interview published by our friend and collaborator
Sebastian Larocca in the Pasion Futsal web site pages. Enjoy!
English text“I've just had to impose my style”The former Pinocho coach, who already conquered six argentinian titles with the Villa Urquiza club, got the promotion in the italian first division with Napoli Vesevo, at the end of his first season in Italy.The Naples team also features the former Pinocho's
Santiago Elias,
Ignacio Caviglia (ex River Plate), former 17 de Agosto
Pablo Taborda, as well as
Lisandro Valdano, Cristian Bresciani and
Ignacio Zamboni, all from Rosario.
Vicente De Luise, known as previous coach of Argentina, worked as technical director. The original roster also included
Sebastian Corazza, but the former Pinocho came back in Argentina some months ago.
Though in the season beginning
Napoli Vesevo was not indicated as one of the "supposed winners" of the league, Ruscica''s squad managed to become more confident during the tournament, leading the table for the greatest part of it. Having reached the final round with 3 advantage points over Sport Five Putignano, a fixture's joke just forced Napoli Vesevo to confirm their place in the runner up pitch. Ruscica's guys could manage the match with three goals advantage gained as consequence of the first leg match, so that Napoli Vesevo could celebrate the league triumph though losing by 7-4, with the Campano's deciding goal which came just 1'24 before the final whistle.
Ruscica commented:
“I can't compare my work on the Pinocho's bench with the one I developed here in Italy. In Argentina I've completed a four years process using the same players, while in Italy club rosters are continuously changing during the whole season, as the market "doors" are often open and there are no limits about players transferts. I've managed to use the same defense system I used to play with Pinocho, but I had to change about the attacking system in the need to adapt the team game to my new players. In Pinocho we used to play with a 2-2 or 4-0 system, while in Napoli Vesevo I turned into a 3-1 game, as my roster could count on very fast flanks and two high level pivots.”The most winning coach of Argentinean futsal is humble in recognizing:
“I've just had to keep up the Vicente de Luise's work developed in the previous season, he has selected the players and organized the club management. Besides I have to thanks him, as he trusted in me though he didn't completely know my way of working. I've just had to impose my style and persuade my players that we could get there.”Ruscica added:
“Italian coaches rely more on the traditional concept of training, I totally disagree with this choice. In the A1 division in recent times the level of tactics was notably increased by the presence of brazilian, portuguese and spanish coaches."Finally Ruscica paid tribute to Franco Ceracchi and Vincenzo Portelli, both market consultant who relied on him and took his work in Italy.
Ruscica analyzing the argentinean players of Napoli VesevoSantiago Elías:
“Nothing to find out about him, in my opinion he could be the best goalkeeper of the world. He had some difficulties in adapting his game to the italian one, but finally he proved one more time to be an outstanding goalie”.Cristian Bresciani:
“His speed and precision have surprised me, he's a player who can count on an extreme tactical intelligence and skill. He was one of the main characters of our victory”.
Pablo Taborda:
“He was the most constant player of the league, a surprise for me. I was expecting a strong player in the attacking stage only, but he proved to me to be tough and strong while defending as well, in first as in second line”.Ignacio Caviglia:
“His performances improved a lot during the season, so that he was the decisive player in the last round match. He's definitely a defender with great timing skills while getting the ball and covering his area”.Ignacio Zamboni:
“I was surprised by his great technique in controlling the ball and passing, using both feet. He's experiencing a full improvement, in the final match he got in the pitch in the hardest moment and proved to have a strong personality.”.Lisandro Valdano:
“He currently represents a very interesting "goalie project", considering that he's just 18 years old and played with the Under 21 team in this season. Lisandro can count on a great reactivity in the goal, as well as high skills in managing the ball with his feet.”Italian text“Ho dovuto soltanto imporre il mio stile”L'ex tecnico del Pinocho, già vincitore di sei titoli con il club di Villa Urquiza, ha ottenuto la promozione in A1 con il Napoli Vesevo al termine della sua prima stagione in Italia.Nella squadra partenopea militano inoltre l’ex Pinocho
Santiago Elias, l’ex River Plate
Ignacio Caviglia,
Pablo Taborda (ex 17 de Agosto) oltre ai
rosarini Lisandro Valdano, Cristian Bresciani ed Ignacio Zamboni.
Il ruolo di direttore tecnico è stato rivestito dall’ex allenatore della Nazionale Argentina
Vicente De Luise. Dell'organico faceva anche parte l'ex Pinocho
Sebastian Corazza, tornato da alcuni mesi in Argentina.
Sebbene inizialmente il
Napoli Vesevo non fosse indicata come una delle squadre favorite per la conquista del campionato, la formazione di Ruscica è riuscita a consolidarsi ed acquisire fiducia nel corso della competizione, occupando la piazza d'onore per la maggior parte della regular season. Giunta alla giornata finale con 3 punti di vantaggio sullo Sport Five Putignano, per un capriccio del calendario i ragazzi di Ruscica hanno dovuto giocarsi la promozione proprio in casa della diretta concorrente. Forte di tre reti di differenza a proprio favore (in virtù del risultato di andata) il Napoli Vesevo, pur perdendo 7-4 si è consacrato campione del girone B di Serie A2 grazie al quarto gol di Campano giunto ad 1'24 dalla sirena.
Spiega Ruscica:
“Non posso confrontare il lavoro svolto con il Pinocho rispetto a quanto fatto in Italia. In Argentina ho portato a compimento un processo durato 4 anni con la stessa base di giocatori. Qui in Italia invece le squadre cambiano molto durante l’intera stagione, le porte del mercato si aprono in varie occasioni senza limite di trasferimenti. Sono riuscito ad instaurare il medesimo sistema difensivo usato con il Pinocho, ma in fase di attacco mi sono dovuto adattare ai giocatori che ho avuto a disposizione. Con il Pinocho adottavo il sistema 2-2 o 4-0, nel Napoli Vesevo ho utilizzato il 3-1 avendo a disposizione dei laterali molto veloci e due pivot di alto livello”.L’allenatore che più di tutti ha vinto nella storia del futsal Argentino riconosce con molta umiltà:
“ho soltanto portato avanti il lavoro svolto da Vicente De Luise nella stagione precedente, è stato lui a scegliere i giocatori ed organizzare la società. Inoltre devo aggiungere che De Luise mi ha scelto pur non conoscendomi a fondo, gli sono riconoscente per questo. Io ho dovuto soltanto imporre il mio stile e persuadere i ragazzi che l'impresa era alla nostra portata”.Continua Ruscica:
“Gli allenatori italiani si basano più sul concetto tradizionale di allenamento, cosa che non condivido assolutamente. In Serie A1 la situazione recentemente è migliorata grazie alla presenza di tecnici brasiliani, portoghesi e spagnoliPer concludere Ruscica ha voluto ringraziare Franco Ceracchi e Vincenzo Portelli, consulenti di mercato che hanno avuto fiducia in lui e lo hanno portato in Italia.
Ruscica analizza gli Argentini del VesevoSantiago Elías:
“Non scopro nulla di nuovo, secondo me potrebbe essere il numero uno al mondo. Qui non è stato semplice per lui adattarsi, ma alla fine ha dimostrato di essere un portiere di alto livello”.Cristian Bresciani:
“Mi hanno sorpreso velocità e precisione in suo possesso, è un giocatore intelligente a livello tattico ed è stato uno degli artefici della vittoria”.Pablo Taborda:
“É stato il giocatore più continuo del campionato, per me una sorpresa. Mi aspettavo un giocatore forte soltanto in fase offensiva, invece mi ha dimostrato di essere duro e molto tenace anche in difesa, tanto in prima quanto in seconda linea”.Ignacio Caviglia:
“Nel crescendo del campionato ha notevolmente migliorato le sue prestazioni al punto di risultare decisivo nell'ultima giornata di campionato. È certamente un ultimo uomo con una grande capacità e tempismo in fase di anticipo e copertura”.Ignacio Zamboni:
“Mi ha sorpreso la tecnica con cui controlla ed indirizza la palla con entrambi i piedi. È un giocatore in piena fase di crescita, nell’ultima partita è entrato nel momento più difficile dimostrando di avere grande personalità”.Lisandro Valdano:
“É un “progetto” di portiere molto interessante, ha soltanto 18 anni e questa stagione ha difeso la porta dell’Under 21. Possiede una grande reattività fra i pali e gioca molto bene con i piedi”.Spanish text"Sólo tuve que imponer mi estilo"El ex DT de Pinocho que había ganado seis títulos con su club, ascendió a Primera con el Nápoli Vesevo en su primera temporada en Italia.El DT Facundo Ruscica pudo confirmar su éxito como entrenador en Italia tras el ascenso logrado con el Nápoli Vesevo a la Primera División. En el equipo napolitano también actuaron el ex Pinocho Santiago Elías, el ex 17 de Agosto Pablo Taborda, el ex River Ignacio Caviglia y los rosarinos Ignacio Zamboni, Christian Bresciani y Lisandro Valdano. El Coordinador General fue el ex DT de la Selección Argentina, Vicente De Luise. El ex Pinocho Sebastián Corazza jugó la primera parte del torneo y se volvió (ver nota central).
Si bien en el comienzo del campeonato el Nápoli Vesevo no era uno de los favoritos, se fue consolidando con el correr de los partidos y estuvo en la punta la mayor parte del torneo. Llegó a la última fecha con tres puntos de diferencia sobre el Sport Five Putignano, a quien enfrentaba en esa jornada por caprichos del fixture. Le alcanzaba perdiendo por tres goles de diferencia por el resultado que había obtenido en la primera ronda. Al final perdió 7 a 4 con un gol de Campano a 1’24’’ del final y se consagró campeón de la Serie A2 en la zona Sur.
“No se puede comparar el trabajo que hice en Pinocho con el que hice en Italia. En Pinocho tuve un proceso de cuatro años con la misma base de jugadores. En cambio acá los equipos cambian mucho durante el año ya que el mercado de pases se abre varias veces y sin límites en los cupos. Pude instaurar el mismo sistema defensivo que en Pinocho, no así el de ataque, ya que las características de los jugadores que me encontré en Vesevo eran diversas. Laterales muy precisos para progresar con pivots y a su vez dos pivots de altísimo nivel. En Pinocho jugábamos mucho 1-2-2 o 4-0 y acá en Vesevo llevé mi sistema de ataque a 3-1”, explicó Ruscica.
El DT más ganador de los campeonatos argentinos con humildad reconoció que
“sólo tuve que continuar el trabajo hecho el año pasado por Vicente De Luise, ya que él formó el grupo y la organización de la sociedad. A su vez también me eligió a mí casi sin conocerme, por lo que estoy muy agradecido. Yo sólo tuve que imponer mi estilo y convencer al grupo”.
Luego el DT continuó:
“los técnicos italianos se basan mucho en el concepto tradicional del entrenamiento, el cual yo no comparto para nada. Recién en Primera División el nivel de entrenadores comienza a subir y esto se debe sobre todo por la presencia de DT brasileños, portugueses y españoles”.Por último, Ruscica agradeció a Franco Ceracchi y Vicenzo Portelli, quienes son los representantes que confiaron en él y lo llevaron a Italia.
Ruscica analiza a uno x unoSantiago Elías:
“No voy a descubrir nada, para mí puede ser el número uno del mundo. Acá le costó mucho la adaptación pero en el final demostró la categoría de arquero que es”.
Cristian Bresciani:
“Me sorprendió la velocidad y precisión que tiene para jugar, es un jugador que tácticamente tiene todo muy claro, fue uno de los estandartes de la victoria”.
Pablo Taborda:
“Fue el más regular del torneo, para mí una sorpresa. Esperaba de él un jugador fuerte sólo en ataque pero me demostró ser muy duro y agresivo en defensa tanto en primera como segunda línea”.
Ignacio Caviglia:
“Fue de menor a mayor y terminó siendo la figura en la final. Es netamente último hombre ya que tiene una gran capacidad de timming para anticipar y hacer coberturas”.Ignacio Zamboni:
“Me sorprendió la técnica con la que realiza los controles orientados con ambos perfiles. Es un jugador que está en pleno crecimiento, en la final entró en el momento más difícil del partido y demostró tener una personalidad muy fuerte”.Lisandro Valdano:
“Es un proyecto de arquero interesante, recién tiene 18 años y esta temporada atajó en el Sub 21. Es muy reactivo abajo del arco y juega muy bien con los pies”.Posted by
Luca Ranocchiari -->
luca.ranocchiari@futsalplanet.com