02/12/2004
Miguel Rodrigo in memory of Corrado Roma

We will miss you, Corrado ...
We have just received this letter by the Spanish coach Miguel Rodrigo, who was in need to celebrate his great friend Corrado Roma.

We avoid to translate it, is just a spontaneous tribute to a friend.


Diceva un poeta africano che “i leoni non muoiono, soltanto dormono“, e sará cosi che io immagino ancora il mio amico Corrado, dormendo nel mio cuore e in quello di tanti altri che come me ti volevano bene come ad un fratello. In ogni partita che giocherò, in ogni allenamento che farò, mi prenderò 20 secondi per ricordare che ci sei, in tuo onore ,te lo prometto amico!

É la seconda volta che la maledetta strada mi toglie una persona vicina nell’arco di poco tempo, non ci voleva proprio,ma quanto fa schifo a volte questa ingiusta vita!

Mi ricordo ancora quando siamo stati a Leganes, un paio di anni fa, per il corso spagnolo di livello 3, lui che parlava con tanti allenatori, rincorreva i piú titolati: Lozano, Venancio, Miki, scambiava pensieri tattici con loro alla pari, tutti gli volevano bene, hanno capito che voleva arricchirsi,che era uno molto preparato: umiltá, ciò che lo caratterizzava. Lui ha "rotto" con la distanza, con la gelosia (sempre sportiva) fra spagnoli e italiani, lui e Giuseppe, Roberto, Massimiliano,e Mico, gente che lo riteneva, come me, un fratello sportivo. E quanto ci siamo divertiti,e quanto ci siamo stancati; lui ha voluto anche tenere lezioni, l’ultimo giorno insieme ad altri, sono diventati prosfesori, tutti li abbiamo ascoltati in un simpatico spagnolo-italiano, ma quante risateeeeee!

Mi ricordo quando siamo stati a casa mia a S. Martino tutta la settimana prima di andare via io, preparando gli allenamenti, anzi, allenando insieme (quando mai lo avrebbe fatto un altro, mamma mia, allenare insieme all’allenatore che va via, ma quanta umiltá respirava!), seduti a tavola con la lavagna fino a tardissimo, due, tre di notte, come due neo-arrivati, sviluppando tutti sistemi di gioco, creando giocate (non si stancava mai), preparando la partita contro il Montesilvano (appena vinta, mi ha chiamato,e mi ha detto: "questa vittoria é tua", un grande! )

Mi ricordo quando non voleva dormire a letto, sempre sulla poltrona, quella di casa mia, la piú scomoda al mondo,ve lo assicuro, vedeva la tv fino a tardi, anzi si addormentava guardandola (testardo lui ),fino che una notte ho dovuto mettere per terra un materasso, coperte... alla fine, ci sono riuscito,ha dormito comodamente, testardo io!

Quante follie facciamo per questo sport, chilometri e chilometri, stanchi, lui diventava matto per il C5, tanto che faceva sú e giú ogni giorno in questo periodo per allenare, partire, lavorare al laboratorio di panettoni (li faceva come nessuno,garantisco, non mi sono mai mancati, nè a me nè a Jesus, da quando lo abbiamo conosciuto), ma viaggiava sempre in treno, questa era l’unica volta che prendeva la macchina, se c’é un Dio, dubito sempre di piú, questa volta l’ha fatta pagare troppo cara!

Tanti lo hanno attaccato, filo-spagnolo lo chiamavano, ignoranti loro, intelligente lui, perché era filo-spagnolo, filo-russo, filo-francese, era filo-tutto quello che lo arricchiva, e la gente si é permessa di criticarlo per questo, per essere uno spirito aperto, insomma, in un momento cosi, penso tanta gente si sará pentita, e pensare che lui questa cosa la prendeva con una grande risata! Non era abituale che un “terron saggio” arrivasse alla capitale a fare scuola, basta chiedere a i suoi giocatori che ricordo hanno di lui, nessuno potrá mai, ma mai, parlare male sia come persona che come allenatore, e lo so, perché,a S.Martino ho parlato con Antonazzi,lui si ricorderá di quella conversazione telefonica, lui era un tipo di parola, aveva promesso a Mirko che appena recuperato lo portava alla sua squadra,la prima telefonata appena ha firmato con la Luparense, é stata fatta a lui, un uomo “de la cabeza a los pies” come si dice in Spagna!

Diceva un poeta africano che “ i leoni non muoiono,soltanto dormono“, dormi tranquillo amico, ti ricorderó eternamente “TERRON”, avanzi una “cerveza” ancora a casa mia! ( PECCATO TU NON SIA QUI, LA MIA TASTIERA É TUTTA BAGNATA, STO PIANGENDO DI BRUTTO, SONO IN LACRIME, VISO E ANIMA NEL TUO ONORE)

Miguel Rodrigo


 


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